CALCIO: GIP ROMA, A CHINAGLIA 700MILA EURO PER FARE DA PORTAVOCE A FITTIZI ACQUIRENTI LAZIO

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  1. edo1977
     
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    CALCIO: GIP ROMA, A CHINAGLIA 700MILA EURO PER FARE DA PORTAVOCE A FITTIZI ACQUIRENTI LAZIO
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    ZCZC ADN0955 5 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CALCIO: GIP ROMA, A CHINAGLIA 700MILA EURO PER FARE DA PORTAVOCE A FITTIZI ACQUIRENTI LAZIO = LA RICOSTRUZIONE DEL TENTATIVO DI SCALATA NELLE 63 PAGINE DELL'ORDINANZA DI CUSTODIA Roma, 23 lug. - (Adnkronos) - Sessantatre' pagine per ricostruire la complessa manovra attuata dalla camorra e in particolare dal clan dei Casalesi per riciclare ingenti somme di denaro di provenienza delittuosa, attraverso la scalata alla Lazio. Le ha firmate il gip Guglielmo Muntoni e compongono l'ordine di custodia cautelare che ha portato in carcere (qualcuno e' ancora latitante, come Giorgio Chinaglia) 10 persone. Nel documento il magistrato ha ricostruito anche sulla base delle richieste fatte dai pubblici ministeri Rocco Fava, Elisabetta Cennicola e Vittoria Bonfanti, il cammino svolto dalle persone arrestate ieri e gia' imputate nel processo che si sta svolgendo a Roma da tempo, attraverso l'esame di intercettazioni telefoniche e la valutazione di collaboratori. Tema principale della vicenda la posizione di Giuseppe Diana, riciclatore di denari camorristici. Nel documento si sottolinea "che i candidati erano a piena conoscenza dell'illecita provenienza dei capitali messi a disposizione di Diana e della operazione di riciclaggio alla cui realizzazione hanno fornito un concreto e consapevole contributo". Quanto a Chinaglia si afferma che egli "in diretto rapporto con Diana ha preteso e ottenuto un compenso di 700 mila euro per prestarsi a fungere da 'portavoce' di fittizi acquirenti e a consentire l'utilizzo di conti bancari a lui intestati e di sue societa' per operazioni di schermo, a riprova della piena consapevolezza della natura criminale della rischiosa operazione".
     
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  2. antonio da Milano
     
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    Azzzzzzzzzzzz

    che schifo se tutto ciò verrà provato!!!
     
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  3. Napoletano_Rozzanese
     
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    mah
     
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  4. edo1977
     
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    AGI (CRO) - 24/07/2008 - 11.38.00
    CALCIO: LA CAMORRA TENTO' ANCHE L'ACQUISTO DELLA TRIESTINA
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    ZCZC AGI2125 3 CRO 0 R01 / CALCIO: LA CAMORRA TENTO' ANCHE L'ACQUISTO DELLA TRIESTINA = (AGI) - Trieste, 24 lug. - Prima della Lazio anche la Triestina Calcio e' stata nel mirino del clan camorristico dei Casalesi. Sei anni fa aveva messo gli occhi sulla societa' rossoalabardata come possibile occasione di riciclaggio di denaro dei propri traffici. La circostanza emerge dalla recentissima inchiesta che coinvolge tra gli altri Giorgio Chinaglia e che ha portato a sette ordini di custodia cautelare. Nell'ordinanza della Procura della Repubblica romana si fa esplicito riferimento anche a lontane trattative per l'acquisizione della societa' giuliana. Fu nel 2002 quando una sedicente cordata ungherese si era fatta avanti con l'allora presidente alabardato Luciano Vendramini e il patron Amilcare Berti. Ne facevano parte alcune persone che oggi sono indagate nell'indagine sui Casalesi. La cordata ungherese era rappresentata da Maurizio Guido Di Cosimo e Zoltan Szilvas. Quest'ultimo e' coinvolto nell'attuale inchiesta sul tentativo di acquisto della Lazio ma e' sfuggito alla cattura. Nel 2002 una troupe di una televisione triestina tento' anche di andarlo ad intervistare a Budapest, ma non si fece trovare. Nell'ottobre 2006 in un'intervista rilasciata al Piccolo di Trieste Amilcare Berti aveva rievocato il tentativo della cordata ungherese. "Szilvas e Di Cosimo tirarono il pacco a Luciano Vendramini. Si erano presentati come cordata ungherese e si erano detti desiderosi di acquistare una quota significativa della societa' per costituire una testa di ponte a Trieste e Capodistria in funzione portuale. Di Cosimo si era detto ambasciatore in Italia dell'Autorita' portuale di New York. Aveva parlato di collegamenti navali tra l'Adriatico e Manhattan. E Vendramini aveva abboccato: mi avrebbe girato i soldi ricevuti dagli ungheresi - spiego' Berti - e la mia quota sarebbe andata a Di Cosimo e Szilvas. Erano stati invitati a Trieste per le trattative e la societa' aveva offerto loro ospitalita' nei migliori hotel. Pranzavano e cenavano nei ristoranti piu' costosi, sempre a spese della Triestina. L'affare ando' a monte dopo un mese di confronti e grandi spese. Gli ungheresi dicevano domani. Ma il domani non e' mai arrivato e nei conti trovai l'ospitalita' offerta agli ungheresi: 30 mila euro che pagai di persona". (AGI) Cli/Ts/Fri 241137 LUG 08 NNNN
     
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3 replies since 23/7/2008, 15:32   40 views
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